La coltivazione ossessiva del margine si può ottenere solo con una sincera anemia.
Non una coltivata spiritualità di abbandono, deriva impersonale nell’ascesi, sforzo immenso e immondo di una razionalità senza oggetto, ma una più sincera e utile lobotomia momentanea, ancora più utile in situazioni sociali: cene, dibattiti, post.
Alle richieste di partecipazione, impegno, condivisione, scrittura, del verminaio di zelanti agitati e agitatori, sempre pronti con qualche ricetta offerta e richiesta, l’unica risposta saggia è un mutismo ebete, statuario, un occhio vitreo e acquoso che non respinge e non accoglie.
Semplicemente non.
Salvifica è anche una risposta sempre identica e senza spigoli: sì.
Ma c’è pur sempre il rischio che invece di lasciarvi sparire poi vengano a chiedervi spiegazioni.
Perché sì?
Gli ossessi petulanti e inappagabili non accetteranno mai una vostra trasparenza geologica. Cercheranno un’anima anche se vi mostrate come sassi.
Allora e solo allora, se messi all’angolo, ricorrete al salvifico e primordiale muggito per essere subito precipitati in categorie psichiatriche e lasciati, forse, in pace.